Prof. Avv. Marcello M. fracanzani

Professore Ordinario di Diritto Amministrativo
nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Udine

Fracanzani
Prof. Avv. Marcello M. fracanzani

MARCELLO MARIA FRACANZANI (* 1966)

Ordinario di Diritto Amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Udine, laureato cum laude nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Padova, avvocato cassazionista, membro dell'Associazione Veneta Avvocati Amministrativisti dal 1994, per cooptazione del suo presidente, Feliciano Benvenuti. Dottore di ricerca, borsista, assegnista di ricerca tra il 1990 ed il 1996 e, successivamente, ricercatore di ruolo di Teoria Generale del Diritto e Dottrina dello Stato nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Padova, poi professore associato della stessa materia, indi professore di I fascia di istituzioni di diritto pubblico (S.S.D. jus 09) dal 24 settembre 2004. È stato chiamato a tenere seminari in alcuni atenei italiani e stranieri (Cambridge, Nantes, Buenos Aires, Brasilia) e all'Accademia Militare di Modena (corso di giurisprudenza 181° e 183° all. ufficiali carabinieri).

Dalla sua fondazione (19 marzo 2014) è componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e agroalimentare, comitato presieduto da Gian Carlo CASELLI (www.osservatorioagromafie.it)

Dal 2012 è idoneo (ed in carica dal gennaio 2015 al febbraio 2017) come commissario di concorso per l’Abilitazione Scientifica Nazionale (idoneità alle funzioni di professore universitario associato e ordinario) nei settori concorsuali Diritto Amministrativo (12.D1) e Diritto Tributario (12.D2).

Nel 2010 ha curato un percorso di dodici convegni finanziato dalla Regione FVG sui principali argomenti di diritto amministrativo: “Il diritto amministrativo che cambia. Per fare il punto su: …”, con la partecipazione per ciascuno di studiosi italiani e stranieri, consiglieri di Stato, magistrati ordinari, contabili e funzionari (www.regione.fvg.it). Il gradimento dell’iniziativa ne ha richiesto una seconda edizione per il 2011, incentrata sul nuovo processo amministrativo, con particolare riguardo al riparto di giurisdizione ed alla risarcibilità per lesione di interessi legittimi, cui è seguita una terza edizione nel 2012, la quarta nel 2013 (su crisi e provvedimento), la quinta nel 2014 (su economia e giurisdizione), la sesta nel 2015 incentrata su giurisdizione e contratti, con particolare riguardo allo spazio della giurisdizione ordinaria sui contratti stipulati all’esito di gara ad evidenza pubblica, anche dopo l’entrata in vigore dell’art. 120 c.p.a., soprattutto verso i contratti stipulati da oltre sei mesi, in assenza di pubblicazione di bando. La settima, nel 2016, attiene ai beni comuni, interesse collettivo e riparto di giurisdizione, L’ottava, nel 2017, riguarda forme e sostanza del diritto amministrativo: società, accordi, telematica ed alternative al provvedimento.

È componente dell’AIPDA – Associazione Italiana Professori di Diritto Amministrativo.
È componente dell’AIDU – Associazione Italiana di Diritto Urbanistico.

Dal 2007 al 2016 è stato chiamato a dirigere lo Institut d’Études Européennes “Antonio Rosmini” di Bolzano, centro studi di rilevanza internazionale sulle fonti e sull’integrazione europea, attivo da oltre sessant’anni, organizzando tre convegni internazionali sui tre poteri tradizionali dello Stato, rivisitati in ragione dell’integrazione europea: nel 2007 il potere legislativo, alla luce dell’imminente entrata in vigore del Trattato di Lisbona: Europa: Costituzione o Trattato per suo fondamento? Nel 2008 il potere esecutivo: L’amministrazione nell’Europa: tra potere e responsabilità. Nel 2009 il potere giudiziario: Quante giurisdizioni, quale Giustizia nell’Europa? Vi hanno partecipato studiosi di sei nazioni, in rappresentanza di otto università e diverse istituzioni. Tra i relatori si sono alternati due giudici costituzionali in carica, uno spagnolo, l’altro bavarese; il vicepresidente emerito della Corte costituzionale italiana, presidenti di organi giurisdizionali italiani e stranieri ed anche uno dei sette redattori della vigente costituzione del Regno di Spagna. Un’altra trilogia si è avviata negli anni 2011, 2012 e 2013, dedicata ad altri profili giuridico-istituzionali in rapporto all’integrazione europea, lingua, cultura, religione, con particolare riguardo alle condizioni per ottenere asilo. Ultima trilogia di incontri con rispettiva pubblicazione atti nel triennio 2014, 2015 e 2016, su formazione, informazione, trasparenza, accesso.

Come avvocato ha contribuito al mutamento di indirizzo della Cassazione sul riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo in tema di concorsi interni (cd. progressioni orizzontali).
Ha investito la Suprema Corte circa i limiti giurisdizionali del Tribunale superiore delle Acque pubbliche su più profili ed in particolare in tema di concessione di grandi derivazioni idroelettriche.
Particolare impegno ha profuso nel circoscrivere la giurisdizione della Corte dei conti, con specifico riguardo all’evoluzione del c.d. “danno d’immagine”, alla responsabilità verso soggetti esterni alla pubblica amministrazione come verso società strumentali degli enti pubblici; ai criteri di commisurazione del danno erariale omissivo e commissivo, all’istruttoria nel processo amministrativo e contabile, provocando anche su questi punti l’intervento delle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione. Diverse le eccezioni di costituzionalità proposte in tutti questi ambiti.

Gli interessi scientifici coltivati possono aggregarsi in tre filoni principali:

  1. le situazioni giuridiche soggettive ed i loro strumenti di tutela giurisdizionale: rientrano in questo filone gli studi sulle origini dell’interesse legittimo, sulla sua struttura e sulla sua tutela avanti il giudice amministrativo e al giudice ordinario; il problema del riparto di giurisdizione; gli effetti civili del giudicato amministrativo ed i profili conformativi verso la P.A. del giudicato civile;
  2. le norme tecniche, cioè l’esistenza, l’identificazione ed il trattamento delle disposizioni proprie di una scienza o di una disciplina operativa, recepite dall’ordinamento giuridico (norme tecniche d’attuazione dei PRG, norme sulle costruzioni in edilizia, norme sulla tutela dei beni culturali o sul trattamento dei rifiuti) o a cui esso fa rinvio, con particolare riguardo all’ingresso in concreto del diritto comunitario in quello nazionale: rientrano in questo filone gli studi sul concetto di rifiuto, di materia prima secondaria, di ambiente, di vincolo conformativo della proprietà privata, sia sotto il profilo dell’inedificabilità, sia sotto il profilo dell’indisponibilità (parziale) del bene;
  3. i limiti dell’analogia e dell’interpretazione estensiva (art. 12 e 14 disp. prel.): rientrano in questo filone gli studi sull’uso dei canoni ermeneutici e sui diversi risultati operativi cui si perviene mutando il criterio interpretativo della medesima norma; gli studi sulle diverse tradizioni/traduzioni negli altri Paesi dell’Unione europea; gli studi sull’individuazione di un criterio uniforme di interpretazione teleologica adeguata, fondato non su uno, ma su due (“scopo” e “ragion d’essere”) elementi costitutivi della norma e operativamente spendibile nel processo, in particolare in quello amministrativo. In questo senso, dall’edizione 2009, i lavori vengono menzionati, assieme a quelli di Bobbio e Mengoni nel commentario Cian – Trabucchi, sub art. 12 disp. prel.
    Alle tesi sulla struttura binaria della norma e sul conseguente criterio distintivo fra analogia ed interpretazione estensiva hanno fatto riferimento significative sentenze del Consiglio di Stato e della Suprema Corte di Cassazione.

Attualmente sta studiando il problema dei servizi pubblici, tra partecipazione della mano pubblica e forme societarie privatistiche. Su questo argomento è stato invitato a tenere una relazione al convegno internazionale Economics for the Future, promosso dall’Università di Cambridge per festeggiare i 100 anni della facoltà economica di quell’Ateneo nel settembre 2003, unico italiano assieme a Paolo Sylos Labini.
Tra le più significative partecipazioni a convegni, oltre alla già citata relazione del settembre 2003 su invito dell’università di Cambridge, si segnala nel maggio 2004 una relazione in un convegno sulla giustizia amministrativa presso il Consiglio di Stato, su invito del Presidente del Consiglio di Stato; due relazioni nel luglio 2005 e 2006 al convegno nazionale di urbanistica in Cortina d'Ampezzo, rispettivamente in tema di credito edilizio e sulla nuova disciplina di tutela dell'ambiente (D.lgs. n. 152/06). Nel dicembre 2006, una relazione sul nuovo codice dei lavori pubblici (D.lgs. n. 163/06) nel convegno di commiato al Presidente del Consiglio di Stato, Alberto de Roberto, insieme ai presidenti di sezione del massimo giudice amministrativo. Nel 2011 è stato chiamato dall’Università di Buenos Aires per un incontro su servizi pubblici locali. Nel 2012 dal Senato brasiliano, per un incontro di studio sul coordinamento della disciplina tra MERCOSUR e UE in tema pubbliche commesse, svoltosi presso il Tribunal Supremo de Justicia, in Brasilia.

Nel 2013 Vittorio Italia, decano del giuspublicisti italiani, ha dedicato un volume a Marcello Fracanzani, pubblicato per i tipi di Giuffré.

Dopo due anni di ricerche presso le sedi dell’Unione Europea, nel dicembre 2016 è uscito il volume Diritti fondamentali fra Corti europee e Pubblica amministrazione, Bologna, Il Mulino, 2016, sul riparto di giurisdizione fra plesso ordinario e plesso amministrativo e fra quest’ultimo rispetto al plesso contabile, nonché sull’effettività della tutela giurisdizionale in sede comunitaria e CEDU, con particolare riguardo sulla stabilità del giudicato.

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